Souveraineté e séparation des pouvoirs. Ovvero il giudice francese tra bouche de la loi e giusrealismo scettico
DOI:
https://doi.org/10.17811/hc.v0i11.263Palabras clave:
Sovranità, separazione, interpretazione, ordinamento costituzionale, potere giudiziario.Resumen
Durante la Grande Rivoluzione nasce la vicenda di un “conflitto”, che sfocia poi nell’esperienza dei référés législatifs. Oggi, invece, nell’Esagono, mediante la nota Théorie réaliste de l’interprétation, alcuni studiosi sostengono che il giudice en dernier ressort (interprète authentique) concorre in modo preponderante nella determinazione della norma giuridica, indipendentemente dal testo (legislativo o costituzionale) interpretato. Con questo saggio l’autore indaga sull’evoluzione del modo di concepire il potere giudiziario nell’ordinamento costituzionale e di diritto, ove il principio della separazione dei poteri assume una qualche valenza – teorica e pratica – se connesso con la protezione delle libertà individuali, finendo per assumere il significato dogmatico di un meccanismo istituzionale di tutela delle stesse.
Fecha de envío: 10/06/2009
Fecha de admisión 14/07/2009Descargas
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